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Il Suricato come animale domestico: è una buona idea averne uno?

Il ‘Suricato’ è un animale carnivoro particolarmente diffuso in Africa meridionale ed in Asia, una mangusta di piccole dimensioni presente in circa 34 specie diverse che è stata catalogata nella famiglia degli ‘Erpestidi’. Ha un corpo lungo e snello con arti sottili ed una coda affusolata, ed un pelo molto corto, tranne che nei fianchi dove invece può raggiungere i 3-4 centimetri di lunghezza; la testa è piccola, con due grandi occhi neri circondati da un anello scuro, un muso corto, guance e sopracciglia bianche.

Bisogna ammettere che ultimamente la moda di possedere un animale domestico non comune, o comunque che possa difficilmente trovarsi in una casa qualsiasi, è abbastanza diffusa; c’è chi vive in compagnia di iguane, scimpanzè, serpenti tropicali (ovviamente non pericolosi o mortali), koala, ed anche i suricati si sono aggiunti a quest’elenco. D’altra parte, questa piccola mangusta è già di per sè naturalmente molto socievole, essendo abituato a vivere in comunità di 30/40 elementi, e non avrà difficoltà a stare in nostra compagnia.

Come preparare l’habitat ideale per un suricato

I suricati sono animali dotati di una grande intelligenza, e non sono, per questo motivo, assolutamente da sottovalutare possibili attacchi di stress dovuti alla loro vita in cattività; riuscire a creare un habitat che riproduca il più fedelmente possibile quello ad essi più congeniale, è certamente un buon punto di partenza, in modo tale da concedergli una sorta di ‘rifugio’ nei momenti in cui ne sentano il bisogno.

Una delle principali caratteristiche dei suricati è che vivono in tunnel o cunicoli che essi stessi scavano nel terreno e nei quali si sentono al sicuro da eventuali attacchi di predatori; a questo costume è abbinato anche il loro tipico ‘comportamento di sorveglianza’, ovvero quando si ergono sulle due zampe posteriori per vigilare la zona ed eventualmente avvisare il resto della famiglia di un imminente pericolo. Un ampio giardino in cui possano scavare il loro rifugio, ma dal quale sia anche impossibile fuggire, e qualche albero al suo interno, sarebbe la soluzione migliore per metterli a proprio agio, riducendo al minimo il loro impatto con la vita in cattività.

Alimentazione dei suricati domestici

Pur essendo abituati a cacciare fondamentalmente scorpioni, serpenti, e grandi insetti, i suricati mangiano tranquillamente di tutto; vermi, larve, grilli, cavallette, cose che insomma, anche se non sono presenti naturalmente nel giardino che abbiamo allestito per loro, possiamo comunque trovare in negozi specializzati; anche la carne non deve mai mancare nella loro dieta, e piccoli roditori o pulcini sono comunque alimenti ai quali non dovranno rinunciare per mantenersi sempre in forma.

Se non si è certi di poter provvedere alla soddisfazione di tutte queste condizioni necessarie ad una corretta crescita dell’animale, meglio soprassedere, in quanto potrebbero generarsi seri problemi di salute che comprometterebbero seriamente la sua vita; perciò, onde evitare di vederli poi tristemente rinchiusi in piccole gabbie con gravi problemi anche di natura psicologica oltre che fisica, è opportuno fare bene tutte le considerazioni del caso.

La relazione tra umani e suricati

Certo, nel loro habitat naturale i suricati sono abituati ad essere molto aggressivi e territoriali, ed anche se una eventuale vita in cattività potrebbe in un primo momento ridurre questo tipo di propensione, è sempre bene non fidarsi mai del tutto perché il pericolo potrebbe essere dietro l’angolo, specie se si posseggono altri animali domestici come cani, gatti, o pappagalli.

E’ inoltre utile sapere che la loro territorialità si manifesta con un costante uso delle ghiandole anali, che secernono uno sgradevole liquido maleodorante…molto simile a quello di una puzzola! Fate quindi molto bene i vostri conti prima di adottare un suricato, preventivando anche eventuali suoi ‘attacchi’ a vostri ospiti in difesa del suo territorio.

E’ legale tenere un suricato come animale domestico in Italia?

Non tutte le specie possono essere adottate come animali di compagnia per essere tenute in casa o nel proprio giardino; una precisa legislazione che riveste carattere nazionale regolamenta questa faccenda, e le sanzioni per chi trasgredisce sono molto pesanti. Possedere animali selvaggi e pericolosi, ma anche specie rare o protette perché in via di estinzione, va inoltre contro i princìpi fondamentali della Convenzione di Washington, in vigore in Italia dal 1980, e chi vìola uno qualsiasi dei suoi articoli va incontro a 3 anni di carcere ed una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 150.000 €.

E’ ad ogni modo molto lungo l’elenco delle specie che è invece possibile tenere in casa come animali domestici, moltissimi di essi anche esotici o provenienti da paesi appartenenti all’altro emisfero, ma bisogna sempre essere in possesso del certificato che ne autorizza la detenzione, in modo tale da scongiurare ogni pericolo di contravvenzione.

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