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La vita nelle barriere coralline

Il silenzio del mondo sommerso, il fascino di cunicoli ed anfratti inesplorati, migliaia di esseri viventi coloratissimi e sempre pronti a nascondersi o difendersi cercando rifugio tra alghe e coralli…è questa l’immagine che abbiamo della barriera corallina, che affiora nel bel mezzo di acque trasparenti e leggere come quelle tropicali e che rappresenta il sogno proibito di moltissime persone al mondo.

Sognare è lecito, ma bisogna anche ammettere che oggi, con qualche sacrificio ed un po’ di fortuna nel trovare le giuste occasioni, forse non è poi neppure così impossibile fare una capatina ai tropici per immergersi nelle meravigliose acque ed esplorare una delle barriere coralline che esistono da quelle parti; varrebbe certamente la pena, se si ha la possibilità sia economica che di tempo disponibile, di provare questa fantastica esperienza, che sicuramente resterà per sempre tra i ricordi più belli di tutta una vita, e che regalerà senza dubbio anche sfondi meravigliosi per foto e video di ogni tipo.

Com’è fatta una barriera corallina

Biologicamente e scientificamente parlando, la barriera corallina è una formazione rocciosa sottomarina costituita prevalentemente dalla sedimentazione degli scheletri calcarei dei coralli, specie animale catalogata nella classe dei polipoidi. Grazie proprio ai coralli, moltissime specie di pesci, molluschi, e crostacei, trovano protezione ed un habitat ideale per nutrirsi e crescere, rendendo la barriera corallina un vero spettacolo in continua evoluzione, sempre che poi non arrivi l’uomo a rovinare tutto.

Essendo la luce il vero nutriente primario della barriera corallina, in quanto grazie alla sua azione determina vari tipi di ambienti diversi a seconda della profondità e della luce solare che riesce ad assorbire, gli scenari cambieranno leggermente, evidenziando una parte superiore molto illuminata e colorata, grazie anche ai pigmenti fotosintetici presenti nelle alghe, ed una parte inferiore dove invece la luce giunge con una intensità quasi dimezzata, favorendo lo sviluppo di altre specie di esseri viventi.

Quanti tipi di barriere coralline esistono?

Le barriere coralline occupano circa 600.000 chilometri quadrati dell’intera superficie oceanica, ma si sviluppano prevalentemente ai Tropici, dove trovano le loro condizioni ideali di temperatura e luce per mantenere intatte le loro caratteristiche naturali; hanno bisogno infatti di una temperatura media dell’acqua intorno ai 20 gradi (forse un po’ di più sarebbe anche meglio), e di una salinità media intorno al 36 per mille. Generalmente si suole suddividere le barriere coralline in tre diverse categorie; la barriera vera e propria, ovvero quella che si estende parallelamente alla costa, fungendo appunto da barriera schierata a protezione della costa stessa, poi c’è l’atollo, che è fatto a forma di anello e che si crea in corrispondenza dei crateri di antichi vulcani sommersi formando spesso delle spettacolari lagune naturali, ed infine la barriera litorale che invece si estende dalla costa verso il mare aperto, esponendosi progressivamente sempre di più all’azione modellatrice delle onde.

L’estinzione delle barriere coralline ed i pericoli per l’ecosistema

Come ormai ben sappiamo è l’uomo il principale distruttore dei patrimoni naturali, e lo sa fare ormai benissimo sia in terra che in mare; pesantissime ancore gettate e poi sradicate dai fondali marini, reti ‘a strascico’ che devastano letteralmente i paesaggi sommersi senza neppure considerare che la formazione rocciosa di una barriera corallina ha impiegato migliaia di anni per costituirsi, i vari veleni riversati in mare dai tanti disastri naturali come tsunami, uragani, o inabissamenti di petroliere, insomma una vera e propria catastrofe per l’elemento acquoso che forma il 70% del pianeta su cui viviamo. Il cambio climatico che stiamo vivendo recita anche lui la sua bella parte in tutta la faccenda; ad esempio, alcune barriere coralline presenti nell’Oceano Indiano, hanno fatto registrare la perdita di quasi il 75% dei coralli proprio a causa dell’innalzamento delle temperature, e questo stesso motivo induce i biologi e gli studiosi a prevedere una loro possibile estinzione totale nel giro di circa un secolo.

La grande barriera corallina australiana

La più grande estensione di formazioni coralline esistente sul nostro pianeta si trova in Australia, ed è costituita da circa 3000 singole barriere coralline che si sviluppano tra isole, isolette disabitate ed atolli; si tratta della great barrier reef, per l’appunto la grande barriera corallina australiana, uno dei posti più affascinanti e meravigliosi che si possano apprezzare sulla faccia della terra. Tanto per rendere l’idea essa si estende per una lunghezza pari al doppio dello stivale italiano, ed è una risorsa naturale molto importante per l’Australia e per il mondo intero. Migliaia di appassionati di snorkeling provenienti da ogni parte del mondo adorano perlustrare questi fondali marini, esperienza da provare assolutamente se si ha la possibilità, sempre però ricordando che è fondamentale osservare il massimo rispetto per questo grande patrimonio. Chissà ancora per quanto tempo riusciremo a conservare queste meravigliose oasi naturali ma una cosa è certa; se possiamo fare qualcosa per difenderle da una sicura morte, vale certamente la pena di farlo, senza perdere altro tempo in chiacchiere.

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