Ponti Nel Tempo

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La prostituzione ai tempi dell’antica Grecia

Oggi faremo un salto indietro nel tempo fino ad arrivare nell’antica Grecia, e lo faremo per cercare di capire come era intesa la prostituzione nella società di quell’epoca, che tipo di donna faceva la prostituta, e come veniva legiferato il mercato del sesso. Tanto per iniziare, va detto che la prostituzione costituiva parte integrante della vita quotidiana della Grecia antica; le prostitute di quei tempi lavoravano molto soprattutto nei maggiori centri urbani e nelle pòlis, ovvero le grandi città che avevano un discreto viavai commerciale.

Tra l’altro, prostituirsi nell’antica Grecia era un lavoro legale, veniva gestito dalle amministrazioni dei vari governi che si succedevano, e per di più era un’attività che dava lavoro a moltissime donne. Esistevano i bordelli, e fu proprio il famoso legislatore greco Solone a far si che essi lavorassero con prezzi abbordabili per i ceti più bassi e per i giovani; era abbastanza alto anche il numero dei ragazzi giovani che si prostituivano, ed i loro servizi erano per la quasi totalità richiesti esclusivamente da uomini.

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Edouard Manet, tra realismo ed impressionismo

Oggi conosceremo un po’ più da vicino Edouard Manet, ritenuto da molti ‘uno dei primi artisti del secolo XIX a dipingere la vita’; e già, perché questo grandissimo pittore ha lasciato un segno profondo nella pittura e nell’arte ottocentesca in generale, rappresentando in pratica la transizione dal realismo all’impressionismo. In effetti Manet simboleggia proprio il collegamento artistico tra le due correnti culturali del realismo e dell’impressionismo, e la prova di ciò è che da un lato rifiutò di aggregarsi a gruppi culturali e filosofici di matrice realista, e dall’altro non ne voleva proprio sapere di esporre le sue opere insieme a quelle di altri artisti impressionisti.

Manet ha sempre cercato di estrapolare la verità da quella che era l’apparenza, mettendo da parte tutti i canoni e le regole delle varie scuole pittoriche, e concentrando tutti i suoi interessi nel mettere a nudo la realtà, ed è forse per questo motivo che il suo stile divenne in poco tempo popolare ed inconfondibile. Adorava raffigurare frammenti della vita di tutti i giorni così, nudi e crudi come li vedeva, prestando poco interesse ai ‘fatti tecnici’ come prospettive, spazi volumetrici, tridimensionalità, scandalizzando per questo molti altri pittori suoi colleghi; non c’è dubbio che si parla uno dei più grandi pittori di tutta la storia dell’arte.

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Viaggio a Machu Picchu

Machu Picchu, che nel dialetto quechua parlato nel luogo significa letteralmente vecchia montagna, è un affascinante sito archeologico inca che si trova in Perù e più esattamente nella Valle dell’Urubamba, a circa 2500 metri sul livello del mare; eletto nel 2007 dalla UNESCO come patrimonio dell’umanità nonché una delle sette meraviglie del mondo, questo affascinante e misterioso sito archeologico (terzo al mondo dopo gli scavi di Pompei e quelli di Ostia antica) ha un fascino particolarmente magico, perché non solo offre la possibilità di fare un salto indietro nel tempo camminando tra le tantissime rovine a cielo aperto che si incontrano ma, essendo ubicato su una imponente montagna, domina dall’alto tutto il fantastico scenario naturale che offre la Valle dell’Urubamba, e ciò è davvero tanta roba.

Sono circa 500.000 all’anno i turisti che scelgono le alture di Machu Picchu come mèta per le loro vacanze culturali all’insegna dell’avventura, e ci fu un periodo in cui le autorità peruviane avevano addirittura pensato di costruire una ‘funivia’ per incrementare maggiormente il flusso di visitatori, progetto che però non è mai stato approvato per ragioni di sicurezza. Certo non si può definire una ‘passeggiata’ quella di raggiungere Machu Picchu a piedi, ma è comunque una cosa fattibile, anche se non tutti potrebbero affrontare questa sfida.

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La vita nelle barriere coralline

Il silenzio del mondo sommerso, il fascino di cunicoli ed anfratti inesplorati, migliaia di esseri viventi coloratissimi e sempre pronti a nascondersi o difendersi cercando rifugio tra alghe e coralli…è questa l’immagine che abbiamo della barriera corallina, che affiora nel bel mezzo di acque trasparenti e leggere come quelle tropicali e che rappresenta il sogno proibito di moltissime persone al mondo.

Sognare è lecito, ma bisogna anche ammettere che oggi, con qualche sacrificio ed un po’ di fortuna nel trovare le giuste occasioni, forse non è poi neppure così impossibile fare una capatina ai tropici per immergersi nelle meravigliose acque ed esplorare una delle barriere coralline che esistono da quelle parti; varrebbe certamente la pena, se si ha la possibilità sia economica che di tempo disponibile, di provare questa fantastica esperienza, che sicuramente resterà per sempre tra i ricordi più belli di tutta una vita, e che regalerà senza dubbio anche sfondi meravigliosi per foto e video di ogni tipo.

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Gustav Klimt: biografia ed opere maggiori

Nato nell’allora piccolo sobborgo viennese di Baumgarten il 14 Luglio 1862 da Ernst Klimt, un orafo boemo, e Anna Fister, donna colta dedita alla musica lirica, Gustav Klimt era il secondo di sette fratelli, quattro femmine e tre maschi. Tutti e tre i fratelli mostrarono presto una forte inclinazione verso l’arte, ed anche i fratelli minori di Gustav, Georg ed Ernst, intrapresero la strada della pittura.

Gustav frequentò per otto anni la scuola primaria del settimo distretto comunale di Vienna, per poi finire, già quattordicenne, nella Scuola di Arti e Mestieri Austriaca, dove studiò arte applicata fino al 1883, e dove iniziò a cogliere sempre più dimestichezza con tecniche artistiche come il mosaico e la ceramica; soltanto tre anni più tardi, i riconoscimenti per il suo talento non tardarono ad arrivare, e gli fu commissionata la decorazione del cortile del ‘Kunsthistorisches Museum’ di Vienna, uno tra i più importanti ed antichi al mondo.

Da qui in poi iniziò un periodo davvero fortunato per il pittore viennese, che oltre ad essere richiestissimo ed a ricevere decine e decine di incarichi di prestigio, ricevette una benemerenza dall’allora imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, e fu anche nominato membro onorario dalle Università di Vienna e Monaco di Baviera. Nel 1892 perde nel giro di pochi mesi il padre ed uno dei fratelli, Ernst; iniziò qui un lungo periodo di sei anni di inattività per il trentenne Gustav, durante il quale però conobbe Emilie Floge, quella che sarà la sua compagna di viaggio fino alla morte.

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Il Suricato come animale domestico: è una buona idea averne uno?

Il ‘Suricato’ è un animale carnivoro particolarmente diffuso in Africa meridionale ed in Asia, una mangusta di piccole dimensioni presente in circa 34 specie diverse che è stata catalogata nella famiglia degli ‘Erpestidi’. Ha un corpo lungo e snello con arti sottili ed una coda affusolata, ed un pelo molto corto, tranne che nei fianchi dove invece può raggiungere i 3-4 centimetri di lunghezza; la testa è piccola, con due grandi occhi neri circondati da un anello scuro, un muso corto, guance e sopracciglia bianche.

Bisogna ammettere che ultimamente la moda di possedere un animale domestico non comune, o comunque che possa difficilmente trovarsi in una casa qualsiasi, è abbastanza diffusa; c’è chi vive in compagnia di iguane, scimpanzè, serpenti tropicali (ovviamente non pericolosi o mortali), koala, ed anche i suricati si sono aggiunti a quest’elenco. D’altra parte, questa piccola mangusta è già di per sè naturalmente molto socievole, essendo abituato a vivere in comunità di 30/40 elementi, e non avrà difficoltà a stare in nostra compagnia.

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Cracovia: consigli di viaggio

La città di Cracovia (in polacco Krakòw) è il più grande ed antico agglomerato urbano della Polonia meridionale, nonché capoluogo del ‘Voivodato della Piccola Polonia’ dal 1999. Tempo addietro questa bellissima città fu anche capitale di Stato, e ne rappresenta ancora oggi uno dei principali centri culturali ed artistici, essendo sede della prestigiosa ed antichissima Università Jagellonica (una delle più antiche d’Europa).

Cracovia detiene un primato mondiale molto speciale; è stata infatti dichiarata dall’Unesco ‘Patrimonio dell’Umanità’ nel 1978, ed è la prima volta che una città intera riceve questo prestigioso riconoscimento.
La sua storia inizia con l’età del ferro, ed un’antica leggenda narra che la città fu costruita dal sovrano Krakus, che la edificò su una caverna occupata da un drago, Smok Wawelski; miti a parte, per trovare le prime citazioni storiche della città di Cracovia bisogna andare al secolo VIII, quando era abitata dalla tribù dei Vistoliani ed era capitale della Moravia Superiore.

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Alessandro Magno, la storia del grande conquistatore

Alessandro III di Macedonia, universalmente noto come Alessandro Magno, è stato un glorioso militare nonché Re di Macedonia, appertenente alla dinastia degli Argeadi e successore di Filippo II, suo padre. Le sue imprese militari gli procurarono l’appellativo di ‘Magno’ (in latino ‘il grande’), in quanto considerato uno tra i più grandi strateghi e conquistatori della storia.

Basta pensare alla grande estensione di tutto il territorio che comprendeva Egitto, Asia Minore, Pakistan, India ed Afghanistan e che costituiva in parole povere quello che era l’Impero Persiano, ed al fatto che lui lo ha conquistato tutto in soli 12 anni, per capire quanto fosse determinato e forte, capace di far presa sul suo esercito e di tenerne sempre alti il morale e la motivazione, mettendo paura a chiunque. Basso, robusto, di corporatura abbastanza tozza e con gli occhi di due colori diversi (era affetto da eterocromìa), Alessandro il Grande viene descritto come un uomo di natura impulsiva, ma che sapeva anche essere logico e calcolatore quando serviva; doti entrambi necessarie per essere un grande condottiero.

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