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Categoria: Storia

La prostituzione ai tempi dell’antica Grecia

Oggi faremo un salto indietro nel tempo fino ad arrivare nell’antica Grecia, e lo faremo per cercare di capire come era intesa la prostituzione nella società di quell’epoca, che tipo di donna faceva la prostituta, e come veniva legiferato il mercato del sesso. Tanto per iniziare, va detto che la prostituzione costituiva parte integrante della vita quotidiana della Grecia antica; le prostitute di quei tempi lavoravano molto soprattutto nei maggiori centri urbani e nelle pòlis, ovvero le grandi città che avevano un discreto viavai commerciale.

Tra l’altro, prostituirsi nell’antica Grecia era un lavoro legale, veniva gestito dalle amministrazioni dei vari governi che si succedevano, e per di più era un’attività che dava lavoro a moltissime donne. Esistevano i bordelli, e fu proprio il famoso legislatore greco Solone a far si che essi lavorassero con prezzi abbordabili per i ceti più bassi e per i giovani; era abbastanza alto anche il numero dei ragazzi giovani che si prostituivano, ed i loro servizi erano per la quasi totalità richiesti esclusivamente da uomini.

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Alessandro Magno, la storia del grande conquistatore

Alessandro III di Macedonia, universalmente noto come Alessandro Magno, è stato un glorioso militare nonché Re di Macedonia, appertenente alla dinastia degli Argeadi e successore di Filippo II, suo padre. Le sue imprese militari gli procurarono l’appellativo di ‘Magno’ (in latino ‘il grande’), in quanto considerato uno tra i più grandi strateghi e conquistatori della storia.

Basta pensare alla grande estensione di tutto il territorio che comprendeva Egitto, Asia Minore, Pakistan, India ed Afghanistan e che costituiva in parole povere quello che era l’Impero Persiano, ed al fatto che lui lo ha conquistato tutto in soli 12 anni, per capire quanto fosse determinato e forte, capace di far presa sul suo esercito e di tenerne sempre alti il morale e la motivazione, mettendo paura a chiunque. Basso, robusto, di corporatura abbastanza tozza e con gli occhi di due colori diversi (era affetto da eterocromìa), Alessandro il Grande viene descritto come un uomo di natura impulsiva, ma che sapeva anche essere logico e calcolatore quando serviva; doti entrambi necessarie per essere un grande condottiero.

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