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Categoria: Arte

Edouard Manet, tra realismo ed impressionismo

Oggi conosceremo un po’ più da vicino Edouard Manet, ritenuto da molti ‘uno dei primi artisti del secolo XIX a dipingere la vita’; e già, perché questo grandissimo pittore ha lasciato un segno profondo nella pittura e nell’arte ottocentesca in generale, rappresentando in pratica la transizione dal realismo all’impressionismo. In effetti Manet simboleggia proprio il collegamento artistico tra le due correnti culturali del realismo e dell’impressionismo, e la prova di ciò è che da un lato rifiutò di aggregarsi a gruppi culturali e filosofici di matrice realista, e dall’altro non ne voleva proprio sapere di esporre le sue opere insieme a quelle di altri artisti impressionisti.

Manet ha sempre cercato di estrapolare la verità da quella che era l’apparenza, mettendo da parte tutti i canoni e le regole delle varie scuole pittoriche, e concentrando tutti i suoi interessi nel mettere a nudo la realtà, ed è forse per questo motivo che il suo stile divenne in poco tempo popolare ed inconfondibile. Adorava raffigurare frammenti della vita di tutti i giorni così, nudi e crudi come li vedeva, prestando poco interesse ai ‘fatti tecnici’ come prospettive, spazi volumetrici, tridimensionalità, scandalizzando per questo molti altri pittori suoi colleghi; non c’è dubbio che si parla uno dei più grandi pittori di tutta la storia dell’arte.

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Gustav Klimt: biografia ed opere maggiori

Nato nell’allora piccolo sobborgo viennese di Baumgarten il 14 Luglio 1862 da Ernst Klimt, un orafo boemo, e Anna Fister, donna colta dedita alla musica lirica, Gustav Klimt era il secondo di sette fratelli, quattro femmine e tre maschi. Tutti e tre i fratelli mostrarono presto una forte inclinazione verso l’arte, ed anche i fratelli minori di Gustav, Georg ed Ernst, intrapresero la strada della pittura.

Gustav frequentò per otto anni la scuola primaria del settimo distretto comunale di Vienna, per poi finire, già quattordicenne, nella Scuola di Arti e Mestieri Austriaca, dove studiò arte applicata fino al 1883, e dove iniziò a cogliere sempre più dimestichezza con tecniche artistiche come il mosaico e la ceramica; soltanto tre anni più tardi, i riconoscimenti per il suo talento non tardarono ad arrivare, e gli fu commissionata la decorazione del cortile del ‘Kunsthistorisches Museum’ di Vienna, uno tra i più importanti ed antichi al mondo.

Da qui in poi iniziò un periodo davvero fortunato per il pittore viennese, che oltre ad essere richiestissimo ed a ricevere decine e decine di incarichi di prestigio, ricevette una benemerenza dall’allora imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, e fu anche nominato membro onorario dalle Università di Vienna e Monaco di Baviera. Nel 1892 perde nel giro di pochi mesi il padre ed uno dei fratelli, Ernst; iniziò qui un lungo periodo di sei anni di inattività per il trentenne Gustav, durante il quale però conobbe Emilie Floge, quella che sarà la sua compagna di viaggio fino alla morte.

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