Oggi conosceremo un po’ più da vicino Edouard Manet, ritenuto da molti ‘uno dei primi artisti del secolo XIX a dipingere la vita’; e già, perché questo grandissimo pittore ha lasciato un segno profondo nella pittura e nell’arte ottocentesca in generale, rappresentando in pratica la transizione dal realismo all’impressionismo. In effetti Manet simboleggia proprio il collegamento artistico tra le due correnti culturali del realismo e dell’impressionismo, e la prova di ciò è che da un lato rifiutò di aggregarsi a gruppi culturali e filosofici di matrice realista, e dall’altro non ne voleva proprio sapere di esporre le sue opere insieme a quelle di altri artisti impressionisti.
Manet ha sempre cercato di estrapolare la verità da quella che era l’apparenza, mettendo da parte tutti i canoni e le regole delle varie scuole pittoriche, e concentrando tutti i suoi interessi nel mettere a nudo la realtà, ed è forse per questo motivo che il suo stile divenne in poco tempo popolare ed inconfondibile. Adorava raffigurare frammenti della vita di tutti i giorni così, nudi e crudi come li vedeva, prestando poco interesse ai ‘fatti tecnici’ come prospettive, spazi volumetrici, tridimensionalità, scandalizzando per questo molti altri pittori suoi colleghi; non c’è dubbio che si parla uno dei più grandi pittori di tutta la storia dell’arte.
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