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Alessandro Magno, la storia del grande conquistatore

Alessandro III di Macedonia, universalmente noto come Alessandro Magno, è stato un glorioso militare nonché Re di Macedonia, appertenente alla dinastia degli Argeadi e successore di Filippo II, suo padre. Le sue imprese militari gli procurarono l’appellativo di ‘Magno’ (in latino ‘il grande’), in quanto considerato uno tra i più grandi strateghi e conquistatori della storia.

Basta pensare alla grande estensione di tutto il territorio che comprendeva Egitto, Asia Minore, Pakistan, India ed Afghanistan e che costituiva in parole povere quello che era l’Impero Persiano, ed al fatto che lui lo ha conquistato tutto in soli 12 anni, per capire quanto fosse determinato e forte, capace di far presa sul suo esercito e di tenerne sempre alti il morale e la motivazione, mettendo paura a chiunque. Basso, robusto, di corporatura abbastanza tozza e con gli occhi di due colori diversi (era affetto da eterocromìa), Alessandro il Grande viene descritto come un uomo di natura impulsiva, ma che sapeva anche essere logico e calcolatore quando serviva; doti entrambi necessarie per essere un grande condottiero.

Biografia di Alessandro Magno

Nato a Pella, seconda città più importante di Macedonia dopo Verghina nel 356 a.C., da papà Filippo II di Macedonia e Olimpìade, principessa della regione dell’Epiro, il piccolo Alessandro ricevette le prime cure ed attenzioni da Lanice, sua nutrice nonchè sorella di Clito il Nero, che diventerà presto suo futuro luogotenente di tante battaglie; più tardi, nella prima adolescenza, Alessandro fu affidato agli insegnamenti di Aristotele, che lo fece appassionare a materie come medicina, arte e lingua greca, scienze naturali, conservando con lui sempre ottimi rapporti di amicizia.

Si narra che già da piccolo Alessandro aveva mostrato di possedere tempra e coraggio da vendere; sembra infatti che, in una leggendaria caccia al leone, uccise un grande esemplare da solo, guadagnandosi subito il rispetto di tutti ed incutendo timore tra le persone più grandi di lui. L’incontro con il suo indomabile destriero Bucefalo ne fu ulteriore testimonianza, dal momento che mai nessuno prima era riuscito a domare e montare il maestoso cavallo.

Alessandro Magno era omosessuale?

La sessualità di Alessandro Magno è stata oggetto di moltissime discussioni nel corso dei tempi, ma ancora oggi, stando alle sole notizie certe, non si è in grado di poter confermare le numerose tesi che lo etichettano come omosessuale; i dati in nostro possesso ci dicono che si sposò per ben tre volte, prima con Rossane, nobile figlia di Ossiarte di Bactrìa, e poi con le principesse persiane Stateira II e Parisatis II, ma sembra che fu costretto a farlo per motivi politici.

A dire il vero, esiste un racconto dello scrittore egizio di epoca romana Ateneo di Naucrati che parla di una relazione stabile del grande condottiero macedone con Efestione, sua guardia del corpo e generale delle truppe, e c’è addirittura chi sostiene che il suo eunuco personale Bagoas spesso prendeva parte a festini privati, durante i quali, in un modo o nell’altro, ‘si finiva per cedere a questo piacere’ (dove per piacere s’intende appunto l’omosessualità).

La morte del conquistatore

Stremato dalle numerose battaglie sostenute e secondo alcuni ammalato di cirrosi epatica o di pancreatite acuta, Alessandro Magno morì a Babilonia nel 323 a.C., e tra le tante ipotesi fatte sulla sua morte ne esiste anche una che parla di probabile avvelenamento da malaria, contratta qualche tempo prima durante una campagna in India. Sia come sia, dopo la sua morte l’impero macedone fu equamente suddiviso tra i generali che lo avevano sempre fiancheggiato nel corso degli anni, non senza problemi o conflitti di vario genere.

Il grande carisma di questo valente condottiero, ed alcuni aspetti alquanto bizzarri inerenti la sua vita privata, hanno ispirato nel tempo innumerevoli miti e leggende; una di queste è quella della costruzione delle ‘Porte di Alessandro’, una imponente barriera innalzata nel Caucaso per scoraggiare eventuali invasioni barbare sulla quale c’è il suo ritratto nudo, ovvero con sembianze di semidio.

La tomba di Alessandro Magno

Anche il possibile luogo di sepoltura di Alessandro Magno è stato argomento oggetto di molte dispute; addirittura si pensa che il suo corpo mummificato sia stato prima posto in un sarcofago fatto completamente d’oro massiccio, e poi trasportato in Egitto da Tolomeo I nel 321 a.C., per essere definitivamente sepolto nella necròpoli di Saqqara, a circa 30 km. da quella che è oggi la città del Cairo.

Risalgono comunque al 2014 le ipotesi più recenti fatte attorno a questa vicenda, una di queste lo vede sepolto in una tomba ad Anfipoli, in Macedonia, mentre un’altra (quella di Andrew Chugg, giornalista di National Geographic), parla addirittura di un possibile successivo trasferimento delle sue spoglie per errore nella Basilica di San Marco a Venezia.

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